Share

Svernanamento della menta ananas

Linden · 12.08.2025.

L’arrivo dell’inverno rappresenta un momento critico per molte piante perenni, e la menta ananas non fa eccezione. Assicurare alla tua Mentha suaveolens ‘Variegata’ le giuste cure durante la stagione fredda è fondamentale per garantirne la sopravvivenza e un ritorno rigoglioso in primavera. Lo svernamento, ovvero il processo di protezione della pianta durante l’inverno, varia significativamente a seconda del clima della tua regione e del metodo di coltivazione, in vaso o in piena terra. Comprendere la resistenza al freddo della pianta e adottare le strategie di protezione adeguate ti permetterà di superare con successo il periodo di dormienza, ritrovando i tuoi cespugli aromatici pronti a esplodere di nuova vita con i primi tepori primaverili. Questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per preparare e proteggere efficacemente la tua menta ananas durante i mesi invernali.

La capacità della menta ananas di sopravvivere all’inverno dipende dalla sua rusticità, ovvero dalla sua tolleranza alle basse temperature. Generalmente, questa varietà di menta è considerata abbastanza resistente e può sopportare temperature fino a circa -15°C, specialmente se l’apparato radicale è ben protetto nel terreno. In molte regioni a clima temperato, la parte aerea della pianta morirà con le prime gelate intense, ma le radici e i rizomi sotterranei rimarranno vitali, pronti a germogliare nuovamente in primavera. Questa dormienza è una strategia di sopravvivenza naturale che permette alla pianta di conservare le energie durante il periodo più sfavorevole.

La sfida principale durante l’inverno non è solo il freddo intenso, ma anche altri fattori come l’eccesso di umidità, i cicli di gelo e disgelo e i venti gelidi. Un terreno costantemente fradicio e gelato è molto più dannoso del solo freddo secco, poiché può causare il marciume e la morte delle radici. I cicli di gelo e disgelo possono “spingere” la pianta fuori dal terreno, esponendo le radici al freddo e all’essiccamento. I venti freddi e secchi, infine, possono disidratare le parti della pianta che rimangono esposte, anche in condizioni di basse temperature.

La strategia di svernamento deve quindi tenere conto di tutti questi fattori. Per le piante in piena terra, l’obiettivo principale sarà proteggere l’apparato radicale. Per quelle in vaso, la sfida è maggiore perché le radici sono molto più esposte alle fluttuazioni di temperatura, essendo isolate solo dal sottile strato di plastica o terracotta del contenitore. Pertanto, la coltivazione in vaso richiede quasi sempre un intervento attivo per garantire la sopravvivenza della pianta in climi con inverni rigidi.

La preparazione allo svernamento non inizia con la prima gelata, ma già in autunno. Sospendere la concimazione, ridurre le irrigazioni e effettuare una potatura adeguata sono tutti passaggi preparatori che aiutano la pianta ad entrare gradualmente in dormienza e ad “irrobustirsi” in vista del freddo. Una pianta che arriva all’inverno in piena crescita vegetativa è molto più vulnerabile ai danni da gelo. Accompagnare la pianta in questo passaggio stagionale è la chiave per uno svernamento di successo.

Comprendere la resistenza al freddo della pianta

La rusticità di una pianta è una caratteristica genetica, ma può essere influenzata da diversi fattori. Una pianta matura e ben consolidata, con un apparato radicale profondo ed esteso, sarà sempre più resistente al freddo di una giovane piantina appena messa a dimora. Per questo motivo, è consigliabile piantare la menta in primavera, per darle tutta la stagione di crescita per stabilirsi prima di affrontare il suo primo inverno. Una pianta sana, ben nutrita durante la stagione (ma non tardivamente) e libera da stress idrici o parassitari, accumulerà più riserve energetiche nelle radici e affronterà l’inverno con maggiore vigore.

Il microclima del tuo giardino gioca un ruolo significativo. Una pianta posizionata in un angolo protetto, magari vicino a un muro esposto a sud che rilascia calore durante la notte, sopravviverà più facilmente di una pianta esposta in campo aperto ai venti gelidi del nord. La presenza di neve può essere un fattore positivo. Un manto nevoso persistente agisce come un eccellente isolante naturale, proteggendo il terreno e le radici sottostanti dalle temperature estreme dell’aria e mantenendo una temperatura del suolo relativamente stabile. Al contrario, un inverno molto freddo ma senza neve è molto più pericoloso per le piante perenni.

È importante distinguere tra la morte della parte aerea e la morte dell’intera pianta. Nella menta ananas, è del tutto normale che fusti e foglie anneriscano e secchino con il gelo. Questo non significa che la pianta sia morta. La vera vitalità risiede nei rizomi sotterranei. La sopravvivenza dipende dalla capacità di queste strutture di non congelare e di mantenersi in salute fino alla primavera. Per questo, tutte le pratiche di protezione invernale sono mirate a isolare e proteggere il terreno piuttosto che la parte aerea, ormai destinata a deperire.

Anche la variegatura delle foglie può avere una leggera influenza sulla rusticità. Le parti bianche o color crema della foglia sono prive di clorofilla e quindi non contribuiscono alla fotosintesi. Questo può rendere le piante variegate leggermente meno vigorose delle loro controparti completamente verdi. Sebbene la Mentha suaveolens ‘Variegata’ sia comunque una pianta robusta, questa minore vigoria potrebbe tradursi in una sensibilità al freddo marginalmente superiore rispetto alla menta selvatica non variegata. Pertanto, un’attenzione in più durante l’inverno non è mai sprecata.

Preparazione autunnale per lo svernamento all’aperto

La preparazione per l’inverno delle piante in piena terra inizia a fine estate o inizio autunno. Il primo passo è smettere di concimare. L’ultima fertilizzazione dovrebbe avvenire al massimo verso la fine di agosto. Continuare a fornire nutrienti, specialmente azoto, stimolerebbe la produzione di nuova crescita tenera che non avrebbe il tempo di lignificarsi e resistere al gelo, sprecando le energie della pianta. In questa fase, la pianta deve rallentare la sua crescita e iniziare a trasferire le energie dalle foglie alle radici per accumulare riserve.

Il secondo passo è la riduzione graduale delle irrigazioni. Man mano che le temperature si abbassano e le piogge autunnali diventano più frequenti, la necessità di annaffiare diminuisce. Un terreno troppo umido all’arrivo del gelo è pericoloso. Lascia che la superficie del terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra, e smetti completamente di annaffiare manualmente una volta che il clima diventa costantemente freddo e umido. L’obiettivo è avere un terreno leggermente umido ma non saturo, che geli meno compattamente e permetta una minima respirazione radicale.

Dopo la prima gelata leggera, quando la parte aerea della pianta inizierà a deperire, è il momento di effettuare la potatura invernale. Taglia tutti i fusti a circa 5-10 centimetri dal suolo. Questo aiuta a prevenire che parassiti e malattie svernino tra i detriti vegetali. Rimuovi e smaltisci tutto il materiale tagliato. Non lasciarlo sul terreno attorno alla pianta, poiché decomponendosi potrebbe favorire lo sviluppo di funghi patogeni. Questa pulizia autunnale è una pratica fitosanitaria molto importante.

Una volta pulita l’area, è il momento di applicare la pacciamatura protettiva. Dopo che il terreno ha iniziato a raffreddarsi ma prima che geli profondamente, copri la base della pianta con uno strato spesso (10-15 cm) di materiale isolante organico. Foglie secche, paglia, aghi di pino o corteccia sminuzzata sono tutte ottime scelte. Questo strato di pacciamatura isolerà i rizomi dalle temperature più estreme, ridurrà gli sbalzi termici, preverrà l’eccessiva disidratazione del suolo e limiterà i danni causati dai cicli di gelo e disgelo. La pacciamatura verrà poi rimossa gradualmente in primavera.

Svernanamento in vaso: protezione in climi rigidi

Le piante di menta ananas coltivate in vaso sono molto più vulnerabili al freddo rispetto a quelle in piena terra. Il volume limitato di terra nel vaso non offre un isolamento sufficiente e le radici possono congelare rapidamente quando la temperatura scende sotto lo zero per periodi prolungati. In regioni con inverni miti, dove le gelate sono rare e leggere, può essere sufficiente spostare il vaso in una posizione riparata, vicino a un muro della casa e al riparo dai venti freddi. Tuttavia, dove le temperature scendono regolarmente e significativamente sotto lo zero, sono necessarie misure di protezione più drastiche.

La soluzione più sicura per svernare la menta in vaso in climi freddi è spostare il contenitore in un luogo non riscaldato ma protetto dal gelo. Una serra fredda, un garage, una cantina, un capanno degli attrezzi o un portico chiuso sono luoghi ideali. L’obiettivo non è tenere la pianta al caldo (una temperatura tra 0°C e 10°C è perfetta), ma proteggerla dalle temperature letali sotto lo zero. La pianta entrerà comunque in dormienza, ma le sue radici saranno al sicuro. Durante questo periodo, l’irrigazione va ridotta al minimo indispensabile, fornendo pochissima acqua solo una volta al mese o anche meno, giusto per non far seccare completamente il pane di terra.

Se non si dispone di un luogo riparato, è possibile tentare di isolare il vaso all’esterno. Un metodo consiste nel “piantare” l’intero vaso nel terreno del giardino, in modo che il suolo circostante isoli le pareti del contenitore. In alternativa, si può raggruppare il vaso insieme ad altri vasi per ridurre la superficie esposta al freddo e poi avvolgere l’intero gruppo con materiali isolanti come pluriball, iuta o vecchie coperte. Un’altra opzione è creare una gabbia di rete metallica attorno al vaso e riempire lo spazio tra la rete e il vaso con foglie secche o paglia, creando un super-isolamento. In tutti questi casi, è importante proteggere anche la superficie del terreno nel vaso con uno strato di pacciamatura.

È fondamentale evitare di portare la pianta in vaso all’interno di un’abitazione riscaldata durante l’inverno. Il calore e la luce artificiale confonderebbero la pianta, impedendole di entrare nella necessaria fase di dormienza. Questo la porterebbe a produrre una crescita debole e filata, esaurendo le sue riserve energetiche. La menta ha bisogno di un periodo di freddo e riposo per ricaricarsi e ripartire con vigore in primavera. Forzare la crescita durante l’inverno è controproducente e spesso porta a un indebolimento generale o addirittura alla morte della pianta.

Cure post-invernali e risveglio primaverile

Con l’arrivo della primavera e l’aumento delle temperature, è il momento di aiutare la menta ananas a risvegliarsi dalla sua dormienza. Il tempismo è importante: non bisogna avere fretta di rimuovere le protezioni invernali, poiché una gelata tardiva potrebbe danneggiare i nuovi germogli teneri. Attendi che il pericolo delle gelate più intense sia passato. Inizia a rimuovere la pacciamatura gradualmente, nel corso di una o due settimane. Questo permette al terreno di riscaldarsi lentamente e alla pianta di acclimatarsi alle nuove condizioni senza subire uno shock.

Per le piante che hanno svernato in vaso in un luogo riparato, la primavera è il momento di riportarle gradualmente all’aperto. Non spostarle direttamente dal garage al pieno sole. Inizia posizionandole in un luogo ombreggiato e protetto per qualche giorno, per poi esporle gradualmente a periodi sempre più lunghi di luce solare diretta. Questo processo di “indurimento” previene le scottature sulle nuove foglie delicate. Questo è anche il momento ideale per controllare se la pianta necessita di un rinvaso, fornendole terriccio fresco e nutrienti per la nuova stagione.

Una volta che il rischio di gelo è definitivamente passato e i primi nuovi germogli iniziano a spuntare dal terreno, è il momento di riprendere le normali cure colturali. Ricomincia ad annaffiare regolarmente, mantenendo il terreno umido per sostenere la nuova crescita. Puoi anche effettuare la prima concimazione della stagione, utilizzando un fertilizzante bilanciato o aggiungendo uno strato di compost fresco attorno alla base della pianta. Questo darà alla menta l’energia necessaria per una partenza esplosiva.

Ispeziona attentamente la pianta per eventuali danni subiti durante l’inverno. Pota via eventuali parti secche o danneggiate che non mostrano segni di vita. Se noti che il centro del cespo appare spoglio o debole, potrebbe essere un buon momento per considerare la divisione della pianta. Estrarre il cespo, dividerlo in sezioni più sane e vigorose e ripiantarle darà nuovo vigore alla tua coltivazione, assicurandoti un’altra stagione di abbondanti raccolti di profumatissima menta ananas.

Potrebbe piacerti anche