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La potatura e il taglio della dalia

Daria · 16.05.2025.

La potatura e il taglio della dalia, sebbene possano sembrare operazioni complesse o addirittura dannose, sono in realtà pratiche colturali fondamentali per massimizzare la salute della pianta e la qualità della fioritura. Interventi mirati come la cimatura, la sbottonatura e la rimozione delle parti danneggiate o sfiorite non sono semplici vezzi estetici, ma tecniche precise che permettono di guidare la crescita della pianta, stimolare la produzione di un maggior numero di fiori e ottenere steli più robusti. Padroneggiare queste tecniche significa dialogare con la pianta, comprendendone il ciclo di vita e aiutandola a indirizzare le sue energie nel modo più efficiente, con il risultato di ottenere cespugli più armoniosi e fioriture più spettacolari e durature.

La pratica di potatura più importante e influente per la dalia è senza dubbio la cimatura, conosciuta anche con il termine inglese “pinching”. Questa operazione si esegue quando la giovane pianta ha raggiunto un’altezza di circa 20-40 centimetri e ha sviluppato almeno 3 o 4 coppie di foglie. Consiste nel rimuovere l’apice vegetativo del fusto principale, tagliandolo o pizzicandolo appena sopra una coppia di foglie. Questo intervento, apparentemente controintuitivo, elimina la dominanza apicale e spinge la pianta a sviluppare i germogli laterali presenti all’ascella delle foglie sottostanti.

Il risultato della cimatura è una pianta che, invece di crescere alta e slanciata con un solo stelo principale, si sviluppa in un cespuglio più basso, compatto e ben ramificato. Ogni nuovo ramo laterale produrrà a sua volta dei fiori, moltiplicando di fatto il numero totale di fioriture che la pianta potrà offrire durante la stagione. Sebbene la cimatura ritardi di una o due settimane la comparsa del primo fiore, il beneficio complessivo in termini di abbondanza di fioriture e di armonia della forma del cespuglio è incalcolabile, specialmente per le varietà destinate alla produzione di fiori da taglio o per creare macchie di colore nelle aiuole.

Oltre alla cimatura iniziale, durante la stagione di crescita può essere utile effettuare un leggero diradamento della vegetazione, soprattutto alla base della pianta. Rimuovere alcune delle foglie più basse o alcuni dei rami più deboli e interni migliora la circolazione dell’aria all’interno del cespuglio. Una buona ventilazione è cruciale per prevenire l’insorgere di malattie fungine, come l’oidio, che prosperano in ambienti umidi e con aria stagnante. Questa pulizia contribuisce a mantenere la pianta più sana e a concentrare le sue risorse sui rami principali e più produttivi.

La tecnica della cimatura

La cimatura è una tecnica semplice ma dal grande impatto, che dovrebbe diventare una pratica standard per chiunque coltivi dalie, ad eccezione forse di chi partecipa a concorsi dove l’obiettivo è un singolo fiore gigante. Il momento ideale per eseguirla è quando la pianta è giovane e in piena crescita. Si attende che abbia prodotto da tre a cinque coppie di foglie vere, raggiungendo un’altezza compresa tra i 20 e i 40 centimetri. L’altezza esatta può variare a seconda del vigore e della varietà della dalia.

L’operazione è molto semplice: si individua la gemma apicale, ovvero la punta del fusto principale in crescita, e la si rimuove. Si può utilizzare la punta delle dita per “pizzicare” e staccare il germoglio tenero, oppure si possono usare delle cesoie pulite e affilate per un taglio più netto. Il taglio va effettuato appena sopra la coppia di foglie più alta. Dai nodi (punti di inserzione delle foglie) sottostanti al taglio, la pianta svilupperà due nuovi steli principali, che a loro volta potranno ramificarsi.

Questa tecnica può essere applicata non solo al fusto principale, ma successivamente anche ai rami laterali più vigorosi, se si desidera ottenere un cespuglio ancora più folto e compatto. Tuttavia, una singola cimatura sul fusto principale è generalmente sufficiente per la maggior parte delle varietà e delle esigenze. È una pratica particolarmente raccomandata per le varietà da bordura, le varietà pompon e quelle a palla, che beneficiano enormemente di una struttura a cespuglio denso.

Non bisogna temere di danneggiare la pianta. La cimatura è uno stress controllato che stimola una reazione di crescita positiva. Le dalie rispondono molto bene a questo tipo di intervento, che di fatto imita ciò che accadrebbe in natura se un animale brucasse la cima della pianta. Il risultato finale sarà una pianta più forte, più stabile, meno bisognosa di tutori complessi e in grado di produrre una quantità di fiori nettamente superiore per un periodo più prolungato.

La sbottonatura per fiori più grandi

La sbottonatura, o “disbudding” in inglese, è una tecnica di potatura selettiva che ha lo scopo opposto a quello della cimatura. Mentre la cimatura mira a moltiplicare il numero di fiori, la sbottonatura ha l’obiettivo di ottenere fiori singoli di dimensioni maggiori, sacrificando i boccioli laterali. Questa pratica è utilizzata soprattutto dai coltivatori che partecipano a mostre e concorsi, dove la dimensione e la perfezione del singolo fiore sono i criteri di valutazione principali, ed è particolarmente indicata per le varietà a fiore grande o gigante (dinnerplate).

Le dalie tipicamente producono i loro boccioli in gruppi di tre all’apice di ogni stelo: un bocciolo centrale e terminale, e due boccioli laterali leggermente più piccoli e arretrati. La sbottonatura consiste nel rimuovere, quando sono ancora molto piccoli, i due boccioli laterali, lasciando solo quello centrale. In questo modo, tutte le energie che la pianta avrebbe destinato a tre fiori vengono concentrate sullo sviluppo di un unico fiore, che raggiungerà dimensioni notevolmente superiori e avrà uno stelo più lungo e robusto.

Per eseguire la sbottonatura, è necessario agire quando i boccioli sono ancora piccoli e facili da rimuovere, solitamente quando hanno le dimensioni di un pisello. Si possono delicatamente staccare con le dita, facendo attenzione a non danneggiare il bocciolo principale o lo stelo. Questa operazione va ripetuta regolarmente su tutti gli steli fioriferi della pianta per tutta la stagione, se si desidera mantenere costante l’obiettivo di ottenere fiori di grandi dimensioni.

È importante capire che questa tecnica riduce drasticamente il numero totale di fiori prodotti dalla pianta e la durata complessiva della fioritura su un singolo stelo. È una scelta consapevole che privilegia la qualità e la dimensione del singolo fiore rispetto alla quantità. Per il giardiniere amatoriale che desidera semplicemente un’aiuola colorata e una buona produzione di fiori da taglio di dimensioni normali, la sbottonatura non è una pratica necessaria e, anzi, potrebbe essere controproducente.

La rimozione dei fiori appassiti (deadheading)

La rimozione costante dei fiori appassiti, nota come “deadheading”, è una delle pratiche di manutenzione più importanti per prolungare la fioritura delle dalie. Quando un fiore viene impollinato e inizia a sfiorire, la pianta indirizza le sue energie verso la produzione di semi. Questo processo richiede un notevole dispendio energetico e, dal punto di vista della pianta, segnala che il suo ciclo riproduttivo per quella stagione sta volgendo al termine, portando a una graduale diminuzione della produzione di nuovi boccioli.

Rimuovendo regolarmente i fiori appassiti, si interrompe questo processo e si “inganna” la pianta, spingendola a continuare a produrre nuovi fiori nel tentativo di completare il suo ciclo riproduttivo. Questa semplice operazione di pulizia mantiene la pianta in una fase di fioritura continua, prolungandola per settimane o addirittura mesi, fino all’arrivo dei primi freddi autunnali. Oltre al beneficio produttivo, il deadheading migliora anche l’aspetto estetico della pianta, mantenendola ordinata e attraente.

Per eseguire correttamente il deadheading, è importante non limitarsi a staccare solo i petali secchi o la testa del fiore. Bisogna seguire lo stelo del fiore appassito fino al punto in cui si unisce a un ramo principale o a una coppia di foglie, e tagliarlo proprio in quel punto. Questo incoraggia lo sviluppo di nuovi germogli fioriferi dai nodi sottostanti. A volte può essere difficile distinguere un bocciolo ancora chiuso da un fiore che ha già perso i petali; un buon indizio è la forma: i boccioli sono solitamente rotondi e compatti, mentre i fiori sfioriti che stanno andando a seme sono più appuntiti e conici.

Questa operazione dovrebbe essere eseguita almeno una o due volte a settimana durante il picco della stagione di fioritura. Munirsi di un secchio e di un paio di cesoie pulite e fare un giro regolare tra le proprie piante di dalia diventerà un’abitudine gratificante, che non solo garantirà fioriture continue, ma permetterà anche di ispezionare da vicino le piante per individuare precocemente eventuali segni di malattie o parassiti.

La potatura di fine stagione

Con l’arrivo dell’autunno, le pratiche di potatura cambiano finalità. Non si mira più a stimolare la fioritura, ma a preparare la pianta per il riposo invernale. Dopo che la prima gelata leggera ha colpito il giardino, il fogliame e i fiori rimanenti delle dalie anneriranno e diventeranno flaccidi. Questo è il segnale che la parte aerea della pianta ha terminato il suo ciclo vitale e che è il momento di intervenire.

La potatura di fine stagione consiste nel tagliare drasticamente tutti gli steli della pianta. Utilizzando delle cesoie robuste, si recidono gli steli a un’altezza di circa 10-15 centimetri dal livello del terreno. Questo taglio netto e deciso ha molteplici scopi. Innanzitutto, rimuove tutta la massa vegetale in decomposizione, che potrebbe altrimenti diventare un ricettacolo per malattie fungine e parassiti durante l’inverno.

Inoltre, lasciare un breve moncone di stelo serve come punto di riferimento per localizzare esattamente dove si trovano i tuberi nel terreno, facilitando enormemente la successiva operazione di estrazione. Questo pezzo di fusto funge anche da comoda “impugnatura” per maneggiare il pesante e delicato cespo di tuberi durante la sua rimozione dal suolo e le successive fasi di pulizia e preparazione per lo stoccaggio invernale.

Una volta tagliata la parte aerea, i tuberi possono essere lasciati nel terreno per un’altra settimana o due per permettere alla buccia di indurirsi ulteriormente e alle gemme sul colletto di maturare completamente. Dopodiché, si può procedere con l’estrazione e la conservazione, come descritto nelle pratiche di svernamento. Questa potatura finale chiude il ciclo di crescita annuale e rappresenta il primo passo essenziale per garantire la sopravvivenza delle nostre preziose dalie fino alla primavera successiva.

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