Share

La piantagione e la propagazione della gaillardia

Linden · 19.05.2025.

Mettere a dimora la gaillardia è un’operazione che regala grandi soddisfazioni, poiché significa introdurre nel proprio giardino una fonte di colore instancabile e vibrante. Questo processo, se eseguito correttamente, pone le basi per una crescita sana e una fioritura spettacolare che durerà per tutta la stagione estiva e oltre. La scelta del momento giusto per la piantagione è fondamentale: il periodo ideale è la primavera, dopo che è passato l’ultimo rischio di gelate, oppure l’inizio dell’autunno, per dare alla pianta il tempo di stabilire un buon apparato radicale prima dell’arrivo del freddo invernale. La preparazione accurata del sito di impianto è altrettanto cruciale per assicurare che la pianta trovi fin da subito le condizioni ottimali per prosperare. Con poche e semplici attenzioni, la gaillardia si affermerà rapidamente come una delle protagoniste indiscusse delle aiuole e dei bordi misti.

Il primo passo per una piantagione di successo consiste nella scelta di una posizione adeguata, un fattore determinante per la salute a lungo termine della pianta. La gaillardia è una specie eliofila, ovvero amante del sole, e richiede un’esposizione in pieno sole per almeno sei-otto ore al giorno. Una collocazione soleggiata non solo stimola una fioritura abbondante e dai colori intensi, ma aiuta anche a prevenire l’insorgere di malattie fungine, mantenendo il fogliame asciutto e ben aerato. Assicurati che il luogo prescelto non sia soggetto all’ombra proiettata da alberi, edifici o altre piante più alte per gran parte della giornata.

Una volta individuata la posizione perfetta, è necessario preparare il terreno. La gaillardia non è esigente in termini di fertilità, ma è assolutamente intollerante ai ristagni idrici. Pertanto, il requisito più importante del suolo è che sia estremamente ben drenato. Se il tuo terreno è argilloso e compatto, è indispensabile ammendario per migliorarne la struttura. Lavora il terreno in profondità, per almeno 20-30 centimetri, e incorpora sabbia grossolana, ghiaia fine o perlite per aumentare la permeabilità. L’aggiunta di una modesta quantità di compost maturo può migliorare la struttura senza arricchire eccessivamente il suolo.

Il processo di messa a dimora della piantina acquistata in vivaio o precedentemente coltivata in vaso è piuttosto semplice. Scava una buca larga circa il doppio del diametro del pane di terra della pianta e profonda quanto il contenitore. Estrai delicatamente la pianta dal suo vaso, cercando di non danneggiare le radici. Se noti che le radici sono aggrovigliate e formano una massa compatta, allentale con delicatezza usando le dita per incoraggiarle a espandersi nel nuovo terreno. Posiziona la pianta al centro della buca, assicurandoti che la parte superiore del pane di terra sia a livello con la superficie del terreno circostante.

Dopo aver posizionato la pianta, riempi la buca con il terreno precedentemente scavato, premendo leggermente intorno alla base per eliminare eventuali sacche d’aria. Una volta completato il riempimento, annaffia abbondantemente per assestare il terreno e garantire un buon contatto tra le radici e il suolo. Questa prima irrigazione è fondamentale per ridurre lo stress da trapianto e avviare il processo di attecchimento. Durante le prime settimane, mantieni il terreno costantemente umido, ma non inzuppato, fino a quando non vedrai chiari segni di nuova crescita, indicazione che la pianta si è stabilita con successo nella sua nuova casa.

La propagazione per seme

La propagazione della gaillardia tramite semina è un metodo economico e gratificante per ottenere un gran numero di piante, ideale per riempire ampie aree del giardino o per avviare nuove aiuole. I semi possono essere raccolti dalle piante mature alla fine della stagione, una volta che i capolini si sono seccati, oppure possono essere acquistati da fornitori specializzati. La semina può essere effettuata direttamente all’aperto in primavera, dopo l’ultima gelata, oppure può essere avviata al chiuso, in un ambiente protetto, circa 6-8 settimane prima della data prevista per l’ultimo gelo, per ottenere una fioritura più precoce.

Per la semina diretta all’aperto, scegli una giornata con tempo mite e prepara il terreno lavorandolo superficialmente per renderlo fine e friabile. Rimuovi eventuali erbacce e sassi. Distribuisci i semi in modo uniforme sulla superficie del terreno, cercando di non seminarli troppo fittamente. Copri i semi con un sottilissimo strato di terra fine o vermiculite, poiché necessitano di luce per germinare. Annaffia delicatamente con un getto d’acqua fine per non spostare i semi e mantieni il terreno costantemente umido fino alla germinazione, che di solito avviene entro 2-3 settimane.

Se scegli di avviare la semina al chiuso, utilizza contenitori o vassoi per la semina riempiti con un terriccio specifico, leggero e ben drenato. Distribuisci i semi sulla superficie del substrato e premili leggermente per assicurare un buon contatto, senza coprirli o coprendoli solo con un velo di terriccio. Posiziona i contenitori in un luogo caldo e luminoso, come un davanzale soleggiato o sotto luci di crescita artificiali. Mantieni il terriccio umido spruzzando acqua regolarmente. Una volta che le piantine sono emerse e hanno sviluppato almeno due coppie di foglie vere, possono essere diradate e trapiantate in vasetti individuali.

Indipendentemente dal metodo di semina, una volta che le piantine sono abbastanza grandi e robuste e il rischio di gelate è passato, è necessario diradarle o trapiantarle alla distanza corretta. La distanza di impianto consigliata per la gaillardia varia a seconda della varietà, ma generalmente si attesta intorno ai 30-45 centimetri. Questo spazio permette a ogni pianta di svilupparsi in un cespo pieno e ben aerato, riducendo la competizione per le risorse e minimizzando il rischio di malattie. Le giovani piante ottenute da seme potrebbero non fiorire abbondantemente nel primo anno, ma si stabiliranno per offrire uno spettacolo magnifico nelle stagioni successive.

La divisione dei cespi

La divisione dei cespi è il metodo più comune e affidabile per propagare le varietà perenni di gaillardia, comprese le cultivar ibride che non producono semi fertili o non mantengono le loro caratteristiche se propagate da seme. Questa tecnica non solo permette di ottenere nuove piante identiche alla pianta madre, ma è anche una pratica di manutenzione benefica che serve a ringiovanire i cespi più vecchi e affollati, che dopo alcuni anni tendono a perdere vigore e a fiorire meno al centro. La divisione stimola una nuova crescita vigorosa e mantiene la salute generale della pianta.

Il momento migliore per dividere la gaillardia è all’inizio della primavera, proprio quando iniziano a spuntare i nuovi germogli dal terreno, o in alternativa, all’inizio dell’autunno, circa 4-6 settimane prima delle prime gelate. La divisione in primavera è generalmente preferita, poiché la pianta ha tutta la stagione di crescita davanti a sé per riprendersi e stabilirsi. Per iniziare, annaffia bene la pianta il giorno prima per ammorbidire il terreno e ridurre lo stress per la pianta. Utilizzando una vanga o una forca da giardino, scava con attenzione tutto intorno al perimetro del cespo, cercando di preservare il più possibile l’apparato radicale.

Una volta che hai allentato il terreno su tutti i lati, solleva l’intero cespo dal suolo. Scuoti delicatamente la terra in eccesso per esporre la struttura delle radici e della corona. A questo punto, puoi procedere alla divisione vera e propria. A seconda delle dimensioni e della densità del cespo, puoi separarlo delicatamente con le mani oppure utilizzare strumenti affilati e puliti come un coltello da giardino robusto, una vanga affilata o due forche da giardino inserite schiena contro schiena al centro del cespo e poi divaricate.

Ogni sezione che si ottiene dovrebbe avere una buona porzione di radici sane e almeno alcuni germogli o punti di crescita visibili. Scarta le parti centrali vecchie e legnose del cespo, che sono meno produttive, e conserva le sezioni più giovani e vigorose provenienti dalla parte esterna. Ripiantare queste nuove divisioni immediatamente, alla stessa profondità in cui crescevano prima, in un terreno ben preparato. Annaffia abbondantemente dopo la piantagione e mantieni il terreno umido nelle settimane successive per favorire un rapido attecchimento.

La propagazione per talea basale

Un altro metodo efficace per propagare la gaillardia, in particolare le varietà specifiche che si desidera clonare, è la talea basale. Questa tecnica consiste nel prelevare i nuovi germogli che spuntano direttamente dalla base della pianta (la corona) all’inizio della stagione di crescita. La primavera è il momento ideale per questa operazione, quando i nuovi getti sono teneri, vigorosi e lunghi circa 5-10 centimetri. Le talee basali tendono a radicare con relativa facilità e permettono di ottenere piante geneticamente identiche alla pianta madre.

Per prelevare le talee, scegli dei germogli sani e robusti. Utilizzando un coltello affilato e sterilizzato, taglia il germoglio il più vicino possibile alla base, cercando di includere una piccola porzione del tessuto della corona, noto come “tallone”. Questo piccolo pezzo di tessuto più vecchio alla base della talea contiene ormoni naturali che possono favorire il processo di radicazione. Una volta prelevate le talee, rimuovi delicatamente le foglie inferiori, lasciando solo poche foglie nella parte superiore per ridurre la perdita di acqua per traspirazione.

Per aumentare le probabilità di successo, puoi immergere l’estremità tagliata della talea in una polvere di ormone radicante, sebbene la gaillardia spesso radichi anche senza questo aiuto. Prepara dei vasetti o un vassoio riempiti con un substrato di radicazione leggero e ben drenato, come una miscela di torba e perlite o sabbia. Inserisci la base delle talee nel substrato per circa 2-3 centimetri, assicurandoti che stiano in piedi. Annaffia leggermente il substrato per farlo aderire bene alle talee.

Per creare un ambiente umido che favorisca la radicazione, copri i vasetti con un sacchetto di plastica trasparente o con un coperchio per propagatori, assicurandoti che la copertura non tocchi le foglie. Posiziona le talee in un luogo luminoso, ma al riparo dalla luce solare diretta, che potrebbe surriscaldarle e disidratarle. Controlla regolarmente l’umidità del substrato e arieggia per prevenire la formazione di muffe. La radicazione di solito avviene entro 3-5 settimane. Una volta che le talee hanno sviluppato un buon apparato radicale (puoi verificarlo tirando leggermente la talea; se oppone resistenza, ha radicato), possono essere acclimatate gradualmente e poi trapiantate in vasi più grandi o direttamente in giardino.

Considerazioni sulla spaziatura e sulla consociazione

Una corretta spaziatura tra le piante di gaillardia è essenziale per la loro salute e per l’aspetto generale dell’aiuola. Piantare troppo vicine le une alle altre porta a una forte competizione per la luce, l’acqua e i nutrienti, risultando in piante più deboli, con fusti allungati e una fioritura ridotta. Ancora più importante, una scarsa circolazione dell’aria tra le piante crea un microclima umido che favorisce lo sviluppo di malattie fungine come l’oidio. Una distanza di impianto adeguata, generalmente tra i 30 e i 45 centimetri, permette a ogni pianta di crescere fino a formare un cespo pieno e rotondo, massimizzando la sua esposizione al sole e la sua capacità di fiorire.

Quando si progetta un’aiuola, è utile considerare quali altre piante possono essere consociate con successo con la gaillardia. Grazie alla sua natura resistente alla siccità e al suo amore per il sole, si abbina splendidamente con altre piante perenni che condividono le stesse esigenze colturali. Piante come l’echinacea, la rudbeckia, la salvia russa (Perovskia atriplicifolia), il sedum e le graminacee ornamentali come la stipa o il pennisetum sono compagne eccellenti. Queste combinazioni creano un effetto visivo dinamico e naturalistico, tipico dei giardini di prateria, e garantiscono che tutte le piante nell’aiuola prosperino nelle medesime condizioni di terreno e irrigazione.

Evita di consociare la gaillardia con piante che richiedono terreni costantemente umidi e ricchi, come le hosta, gli astilbe o le felci. Le esigenze idriche e nutritive contrastanti renderebbero la gestione dell’aiuola molto complicata, portando inevitabilmente al deperimento di una delle due specie. La gaillardia soffrirebbe per l’eccesso di acqua e nutrienti necessari alle sue vicine, mentre le piante amanti dell’umidità faticherebbero a sopravvivere nel terreno asciutto e povero preferito dalla gaillardia. La scelta di piante compagne con esigenze simili è la chiave per un giardino armonioso e di facile manutenzione.

Infine, considera l’altezza e la forma delle piante consociate per creare un design equilibrato e interessante. La gaillardia, con la sua altezza media e la sua forma a cespo, funge da ottimo riempitivo nella parte centrale di un’aiuola. Può essere utilizzata per creare macchie di colore vivace o per tracciare linee lungo i bordi. Abbinandola a piante più alte sullo sfondo (come la verbena bonariensis o le graminacee alte) e a piante più basse o tappezzanti sul davanti (come il timo o l’erigeron), si può creare una composizione a più livelli, ricca di texture e di interesse visivo per tutta la stagione.

Potrebbe piacerti anche