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La messa a dimora e la propagazione della cicerchia a foglia larga

Daria · 02.06.2025.

La messa a dimora e la successiva propagazione della cicerchia a foglia larga sono operazioni fondamentali che determinano il successo a lungo termine della sua coltivazione nel tuo giardino. A differenza delle piante annuali, che completano il loro ciclo di vita in una sola stagione, questa specie perenne richiede un’attenta pianificazione iniziale per la scelta del luogo e la preparazione del terreno, un investimento che sarà ampiamente ripagato dalla sua longevità e dalle sue spettacolari fioriture anno dopo anno. Che tu decida di partire dal seme o di propagare una pianta già esistente, conoscere le tecniche corrette è essenziale per garantire un attecchimento rapido e una crescita vigorosa fin dal primo anno.

La scelta del metodo di propagazione dipende dalle tue esigenze e dalle risorse a disposizione, offrendo diverse possibilità per introdurre questa magnifica pianta nel tuo spazio verde. La semina è il metodo più comune ed economico, e può essere effettuata direttamente all’aperto in primavera o avviata al chiuso per anticipare la crescita. D’altra parte, la divisione dei cespi è una tecnica eccellente per ringiovanire piante mature e ottenere rapidamente nuovi esemplari già ben sviluppati. Ogni metodo ha i suoi specifici vantaggi e richiede accorgimenti particolari per massimizzare le possibilità di successo.

La preparazione del terreno, come già accennato, è un prerequisito non negoziabile per una messa a dimora di successo. Un terreno sciolto, fertile e, soprattutto, ben drenato è la culla ideale per la cicerchia a foglia larga. Prima di procedere con qualsiasi operazione di semina o trapianto, è cruciale dedicare del tempo a lavorare il suolo, arricchendolo con compost o letame maturo per fornire una base nutritiva solida e duratura. Assicurati inoltre di aver installato in anticipo qualsiasi struttura di supporto, come tralicci o reti, per evitare di disturbare l’apparato radicale in un secondo momento.

Comprendere i tempi giusti per la messa a dimora e la propagazione è altrettanto importante quanto la tecnica stessa, poiché le condizioni climatiche influenzano notevolmente la germinazione e l’attecchimento. La semina all’aperto si effettua tipicamente in primavera, dopo che è passato il rischio delle ultime gelate, mentre l’avvio indoor può iniziare già verso la fine dell’inverno. La divisione dei cespi, invece, dà i migliori risultati se eseguita all’inizio della primavera, quando la pianta sta appena iniziando a mostrare i nuovi germogli, o in autunno, dopo la fine della fioritura.

La preparazione del seme

I semi della cicerchia a foglia larga possiedono un tegumento, ovvero un rivestimento esterno, particolarmente duro e impermeabile, una caratteristica che in natura li protegge ma che in coltivazione può rallentare o impedire la germinazione. Per superare questa barriera e accelerare il processo, è fortemente consigliato pre-trattare i semi prima della semina. Esistono due tecniche principali ed efficaci per ammorbidire il tegumento e favorire l’assorbimento dell’acqua, passaggio essenziale per risvegliare l’embrione al suo interno. La scelta tra le due dipende dalle tue preferenze e dagli strumenti a disposizione.

La prima tecnica, nota come scarificazione, consiste nell’incidere o abradere leggermente il rivestimento del seme. Puoi farlo con delicatezza utilizzando un piccolo coltello affilato per fare un minuscolo taglio, oppure sfregando leggermente il seme su un pezzo di carta vetrata fine, facendo attenzione a non danneggiare l’interno. L’obiettivo è semplicemente quello di creare un punto di ingresso per l’acqua. Questa operazione, sebbene richieda un po’ di attenzione, è estremamente efficace nel ridurre i tempi di germinazione, che altrimenti potrebbero essere molto lunghi e irregolari.

La seconda tecnica, spesso utilizzata in combinazione con la prima o come alternativa, è l’ammollo. Dopo averli scarificati, o anche senza farlo, immergi i semi in un bicchiere di acqua tiepida e lasciali in ammollo per circa 12-24 ore prima della semina. Durante questo periodo, noterai che i semi si gonfieranno visibilmente, segno che stanno assorbendo acqua e che il processo di germinazione è stato attivato. Scarta eventuali semi che continuano a galleggiare dopo diverse ore, poiché è probabile che non siano vitali.

Sia che tu scelga la scarificazione, l’ammollo o entrambi, questo pre-trattamento aumenta notevolmente il tasso di successo e la sincronia della germinazione. I semi così preparati saranno pronti per essere seminati, sia che tu abbia deciso di avviarli in vasetti al chiuso o di piantarli direttamente nel terreno del tuo giardino. Questo semplice passaggio preparatorio è uno dei segreti per ottenere una germinazione rapida e uniforme, ponendo le basi per lo sviluppo di piantine forti e sane fin dall’inizio.

La semina diretta in giardino

La semina diretta all’aperto è un metodo semplice e naturale per coltivare la cicerchia a foglia larga, particolarmente indicato nei climi con stagioni ben definite. Il momento ideale per procedere è in primavera, non appena il terreno diventa lavorabile e il pericolo di gelate tardive è completamente scongiurato. Semina quando la temperatura del suolo si è stabilizzata intorno ai 15°C, condizione che favorisce una germinazione rapida e riduce il rischio che i semi marciscano nel terreno freddo e umido. Una semina tempestiva permette alla pianta di svilupparsi a sufficienza durante la prima stagione per affrontare al meglio il suo primo inverno.

Dopo aver preparato accuratamente il terreno e pre-trattato i semi come descritto in precedenza, puoi procedere alla semina vera e propria. Crea dei piccoli solchi o delle buchette poco profonde, a una profondità di circa 2-3 centimetri, lungo la base del supporto che hai predisposto. Disponi i semi a una distanza di circa 10-15 centimetri l’uno dall’altro; questa densità permette di ottenere una copertura fitta, ma se preferisci puoi anche seminare a gruppetti di 2-3 semi ogni 20-30 centimetri e successivamente diradare, lasciando solo la piantina più vigorosa di ogni gruppo.

Una volta posizionati i semi, ricoprili con un leggero strato di terra fine o terriccio setacciato, senza compattare eccessivamente il suolo. Una copertura troppo profonda o pesante potrebbe rendere difficile l’emersione dei delicati germogli. Dopo la semina, annaffia delicatamente l’area con un getto d’acqua fine, come quello di un annaffiatoio con diffusore, per non smuovere i semi. È fondamentale mantenere il terreno costantemente umido, ma non fradicio, durante tutto il periodo di germinazione, che solitamente richiede dalle 2 alle 4 settimane.

Nelle settimane successive alla germinazione, le giovani piantine inizieranno a crescere rapidamente. È importante mantenere l’area libera dalle erbe infestanti, che competerebbero per luce, acqua e nutrienti. Quando le piantine avranno sviluppato alcune paia di foglie vere e saranno alte circa 10-15 centimetri, procedi con il diradamento se necessario, lasciando una distanza finale di circa 20-30 centimetri tra una pianta e l’altra. Inizia a guidare delicatamente i giovani steli verso il supporto per incoraggiarli ad arrampicarsi.

L’avvio dei semi al chiuso

Avviare la semina al chiuso, o semina anticipata, è una strategia eccellente per chi vive in climi con primavere brevi o per chi desidera ottenere una fioritura più precoce e vigorosa già dal primo anno. Questa tecnica consiste nel seminare i semi in contenitori individuali circa 6-8 settimane prima della data dell’ultima gelata prevista nella tua zona. Ciò consente alle piantine di svilupparsi in un ambiente protetto e controllato, diventando più forti e robuste prima di essere trasferite all’esterno, quando le condizioni climatiche saranno più favorevoli.

Per l’avvio indoor, avrai bisogno di vasetti di torba, contenitori alveolari o altri piccoli vasi dotati di fori di drenaggio. Riempi i contenitori con un terriccio da semina di alta qualità, leggero e sterile, inumidendolo leggermente prima di procedere. Pianta uno o due semi pre-trattati in ogni vasetto, a una profondità di circa 2 centimetri. Dopo la semina, copri i contenitori con un coperchio di plastica trasparente o con della pellicola per alimenti per creare un effetto serra, che aiuterà a mantenere un’umidità costante.

Posiziona i contenitori in un luogo caldo, con una temperatura costante intorno ai 20°C, poiché il calore è fondamentale per una germinazione ottimale. Non è necessaria la luce in questa fase iniziale, ma una volta che i primi germogli spuntano dal terreno, è cruciale fornire loro una fonte di luce intensa. Un davanzale esposto a sud può essere sufficiente, ma per ottenere piantine più compatte e robuste, l’ideale è utilizzare delle luci di crescita artificiali, mantenendole a pochi centimetri dalla cima delle piantine per 14-16 ore al giorno.

Mantieni il terriccio costantemente umido, annaffiando dal basso per evitare di bagnare le delicate foglioline e prevenire malattie. Una volta che le piantine hanno sviluppato il loro secondo paio di foglie vere, puoi iniziare a fertilizzarle ogni due settimane con un concime liquido diluito a metà della dose consigliata. Man mano che crescono, assicurati che abbiano spazio a sufficienza e, se necessario, fornisci loro dei piccoli bastoncini su cui iniziare ad arrampicarsi anche all’interno.

Il trapianto e la divisione

Il trapianto delle piantine cresciute al chiuso richiede un processo di acclimatamento graduale, noto come “hardening off”, per evitare che subiscano uno shock a causa del brusco cambiamento di ambiente. Circa una o due settimane prima della data prevista per il trapianto, inizia a esporre le piantine alle condizioni esterne per periodi di tempo progressivamente più lunghi. Comincia con un’ora o due in un luogo protetto, ombreggiato e al riparo dal vento, aumentando gradualmente la durata e l’esposizione al sole diretto ogni giorno. Questo processo irrobustisce le piantine e le prepara alla loro dimora definitiva.

Il momento giusto per il trapianto all’aperto è dopo l’ultima gelata, quando le temperature notturne si mantengono stabilmente sopra i 10°C e le piantine sono ben sviluppate. Scegli una giornata nuvolosa o le ore serali per ridurre lo stress da trapianto. Scava delle buche nel terreno precedentemente preparato, a una distanza di 20-30 centimetri l’una dall’altra, leggermente più grandi del pane di terra delle piantine. Estrai con delicatezza ogni piantina dal suo contenitore, cercando di non disturbare le radici, e posizionala nella buca alla stessa profondità a cui si trovava nel vasetto.

Dopo aver posizionato la piantina, riempi la buca con il terreno, compattandolo leggermente attorno alla base per eliminare le sacche d’aria. Annaffia abbondantemente subito dopo il trapianto per assestare il terreno e garantire un buon contatto tra le radici e la terra. Continua a mantenere il terreno umido nelle settimane successive per favorire un rapido attecchimento. Guida subito i giovani steli verso il supporto per aiutarli a iniziare la loro crescita verticale senza indugi.

La divisione è invece il metodo di propagazione per le piante mature, da effettuarsi ogni 3-5 anni per ringiovanire il cespo e ottenere nuove piante. All’inizio della primavera, quando emergono i primi germogli, scava con attenzione attorno alla pianta e solleva l’intero apparato radicale dal terreno. Con una vanga affilata o un coltello robusto, dividi la zolla in più sezioni, assicurandoti che ogni sezione abbia una buona porzione di radici e almeno un paio di germogli. Ripianta immediatamente le divisioni ottenute in nuove posizioni o ricolloca la sezione migliore nella posizione originale, dopo aver rinfrescato il terreno con del compost.

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