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Fabbisogno di nutrienti e concimazione del geranio inglese

Linden · 27.04.2025.

Per poter esprimere la sua straordinaria capacità di fioritura, il geranio inglese è una pianta che richiede un apporto nutrizionale costante e ben bilanciato durante tutto il suo periodo vegetativo. La coltivazione in vaso, se da un lato offre numerosi vantaggi in termini di controllo, dall’altro limita la quantità di nutrienti a disposizione della pianta, rendendo la concimazione un’operazione non solo utile, ma assolutamente indispensabile. Un corretto piano di fertilizzazione è ciò che trasforma una pianta sana in una pianta spettacolare, capace di produrre ondate di fiori grandi e colorati. Capire quali sono gli elementi nutritivi fondamentali e come fornirli nel modo e nel momento giusto è il segreto per sbloccare il massimo potenziale del tuo geranio inglese.

Il fabbisogno nutritivo di una pianta si basa principalmente su tre macroelementi: azoto (N), fosforo (P) e potassio (K). L’azoto è fondamentale per la crescita della parte verde della pianta, ovvero foglie e fusti. Il fosforo gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’apparato radicale e nella formazione dei fiori. Il potassio, infine, è essenziale per la salute generale della pianta, per la resistenza alle malattie e per l’intensità del colore dei fiori. Per il geranio inglese, durante la fase di fioritura, è particolarmente importante un elevato apporto di fosforo e potassio, mentre l’azoto deve essere presente in quantità più contenuta.

Un eccesso di azoto, infatti, stimolerebbe la pianta a produrre molte foglie a scapito della fioritura, dando origine a un esemplare rigoglioso ma povero di fiori. Per questo motivo, è fondamentale scegliere un concime specifico per piante fiorite, la cui composizione (indicata sulla confezione con i tre numeri del titolo NPK) presenti un valore di potassio (K) e fosforo (P) più alto rispetto a quello dell’azoto (N). Questa formulazione mirata assicura che le energie della pianta siano indirizzate principalmente verso la produzione di boccioli fiorali.

Oltre ai macroelementi, sono importanti anche i microelementi, come ferro, magnesio, manganese e zinco. Sebbene richiesti in quantità molto piccole, la loro carenza può causare problemi specifici, come l’ingiallimento delle foglie (clorosi). I concimi di buona qualità per piante fiorite contengono solitamente anche un mix bilanciato di questi microelementi, garantendo alla pianta una nutrizione completa. La scelta di un prodotto di qualità è quindi un investimento diretto sulla salute e sulla bellezza del tuo geranio.

La scelta del concime giusto

Sul mercato esistono diverse tipologie di concimi, e la scelta dipende dalle proprie preferenze e abitudini di coltivazione. I più comuni e pratici per le piante in vaso sono i concimi liquidi. Questi vengono diluiti nell’acqua di irrigazione secondo le dosi indicate in etichetta e somministrati regolarmente, solitamente ogni 7-15 giorni durante il periodo di crescita e fioritura. Il vantaggio dei concimi liquidi è la loro rapida assimilazione da parte delle radici, che li rende ideali per sostenere lo sforzo intenso della fioritura estiva.

Un’altra opzione molto valida sono i concimi idrosolubili in polvere o cristalli. Funzionano in modo molto simile a quelli liquidi: si sciolgono nell’acqua dell’annaffiatoio e vengono distribuiti alla pianta con l’irrigazione. Spesso sono molto concentrati e offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo. Anche in questo caso, è fondamentale scegliere una formulazione specifica per piante fiorite (con un alto titolo di P e K) e rispettare scrupolosamente le dosi consigliate per evitare sovradosaggi che potrebbero danneggiare le radici.

Esistono poi i concimi a lenta cessione, disponibili in forma di granuli o bastoncini da inserire nel terreno. Questi prodotti rilasciano i nutrienti gradualmente nel corso di diverse settimane o mesi, a seconda della loro formulazione. Rappresentano una soluzione molto comoda per chi ha poco tempo o teme di dimenticare le concimazioni regolari. Solitamente si applicano una sola volta in primavera, al momento del rinvaso o all’inizio della stagione vegetativa. Sebbene siano molto pratici, offrono un controllo minore sull’apporto di nutrienti rispetto ai concimi liquidi.

Infine, non bisogna dimenticare i concimi organici, come il compost maturo o lo stallatico pellettato. Questi possono essere aggiunti al terriccio al momento della piantagione o del rinvaso per arricchire la struttura del suolo e fornire un nutrimento di base. Tuttavia, per sostenere l’intensa fioritura del geranio inglese, l’apporto di un buon concime minerale specifico durante la stagione vegetativa rimane fondamentale. L’approccio ideale può essere una combinazione dei due: un buon substrato arricchito con sostanza organica alla base e un supporto costante con fertilizzanti liquidi durante l’estate.

Il calendario della concimazione

Un corretto piano di concimazione segue l’andamento delle stagioni e le fasi di vita della pianta. Il programma di fertilizzazione inizia in primavera, circa un mese dopo il rinvaso o quando la pianta mostra chiari segni di ripresa vegetativa. Si comincia con somministrazioni più diluite e meno frequenti, per esempio ogni 15-20 giorni, per abituare gradualmente la pianta. Man mano che la stagione avanza e la pianta cresce, si può aumentare la frequenza fino ad arrivare a una concimazione settimanale o ogni dieci giorni, sempre rispettando le dosi consigliate dal produttore.

Il picco della concimazione coincide con il picco della fioritura, ovvero durante la tarda primavera e per tutta l’estate. In questo periodo, la pianta è al massimo del suo sforzo produttivo e necessita di un supporto nutrizionale costante per continuare a produrre fiori e mantenere un fogliame sano. È importante non interrompere le concimazioni durante l’estate, anche quando fa molto caldo, ma è fondamentale concimare sempre su un terreno già umido. Somministrare il concime su un terriccio completamente asciutto può causare uno shock e bruciare le radici.

Con l’arrivo dell’autunno, a partire da settembre-ottobre, il programma di concimazione deve essere gradualmente ridotto. Si diradano le somministrazioni, passando a una ogni tre o quattro settimane, per poi sospenderle completamente con l’arrivo dei primi freddi. Continuare a fertilizzare in autunno è controproducente, perché stimolerebbe la pianta a produrre nuova vegetazione tenera che sarebbe poi vulnerabile ai danni del gelo. La sospensione della concimazione è un segnale importante che aiuta la pianta a entrare nella fase di riposo vegetativo.

Durante l’inverno, la concimazione deve essere completamente sospesa. La pianta è in dormienza e il suo metabolismo è rallentato al minimo; non ha bisogno di nutrienti e non sarebbe in grado di assorbirli. Un’eventuale concimazione invernale non solo sarebbe inutile, ma anche dannosa, poiché i sali minerali non utilizzati si accumulerebbero nel terreno, potendo danneggiare le radici. Il programma di fertilizzazione riprenderà poi la primavera successiva, seguendo il ciclo naturale della pianta.

Riconoscere i segnali di carenza o eccesso

Anche in tema di nutrizione, il geranio inglese ci invia segnali chiari sul suo stato di salute. Imparare a interpretare l’aspetto delle foglie può aiutarci a capire se stiamo concimando correttamente o se è necessario correggere il tiro. Una carenza di nutrienti si manifesta generalmente con una crescita stentata, foglie piccole e pallide, e una fioritura scarsa o del tutto assente. I fiori, se presenti, possono essere più piccoli del normale e sbiaditi.

Una carenza specifica di azoto si riconosce dall’ingiallimento uniforme delle foglie più vecchie, quelle alla base della pianta, che poi tendono a cadere. Se la carenza è di fosforo, le foglie possono assumere una colorazione più scura, quasi bluastra, e la fioritura sarà molto debole. La carenza di potassio, invece, si manifesta tipicamente con un ingiallimento e un successivo imbrunimento dei margini delle foglie più vecchie. La clorosi ferrica, come già menzionato, provoca l’ingiallimento delle foglie giovani mantenendo le nervature verdi, indicando un problema di assorbimento del ferro spesso legato a un pH del terreno troppo elevato.

Anche l’eccesso di concimazione è dannoso e presenta sintomi specifici. Un sovradosaggio di fertilizzanti può “bruciare” le radici, causando un appassimento improvviso della pianta anche se il terreno è umido. I margini delle foglie possono apparire secchi e bruciati, come se fossero stati esposti a un calore intenso. Si può notare anche un accumulo di una crosta salina biancastra sulla superficie del terriccio o sul bordo del vaso. Un eccesso specifico di azoto, come detto, porterà a una pianta molto rigogliosa con tante foglie verdi e scure, ma con pochissimi o nessun fiore.

In caso di sospetto sovradosaggio, è necessario intervenire prontamente. La prima cosa da fare è “lavare” il terreno, irrigando abbondantemente con acqua pulita per diverse volte, lasciando defluire l’acqua in eccesso. Questo processo, chiamato lisciviazione, aiuta a rimuovere i sali minerali in eccesso dal substrato. Successivamente, si sospende la concimazione per almeno un mese, per dare tempo alle radici di riprendersi. Ricorda sempre che è più facile rimediare a una leggera carenza che a un grave eccesso di concimazione.

Consigli pratici per una fertilizzazione efficace

Per ottenere i migliori risultati dal tuo programma di concimazione, ci sono alcuni consigli pratici da tenere a mente. Prima di tutto, leggi sempre attentamente le istruzioni riportate sulla confezione del fertilizzante e rispetta le dosi indicate. In caso di dubbio, è sempre meglio sottodosare leggermente piuttosto che eccedere. Le piante in vaso, avendo un volume di terra limitato, sono più sensibili agli eccessi di sali minerali.

Un consiglio utile è quello di annaffiare la pianta con acqua pulita prima di procedere con la concimazione. Concimare su un substrato già leggermente umido permette una distribuzione più uniforme dei nutrienti e previene il rischio di bruciature radicali, che possono verificarsi quando una soluzione salina concentrata entra in contatto con radici asciutte e assetate. Questa semplice precauzione può fare una grande differenza nella salute della pianta.

Alternare tipologie di concime può essere una strategia vincente. Ad esempio, si può utilizzare un concime bilanciato per piante verdi all’inizio della primavera per sostenere la ripresa vegetativa e poi passare a un concime specifico per piante fiorite, ricco di potassio, non appena compaiono i primi boccioli. Questo approccio mirato fornisce alla pianta i nutrienti giusti nella fase giusta del suo sviluppo, ottimizzando i risultati in termini di crescita e fioritura.

Infine, osserva costantemente le tue piante. L’osservazione è lo strumento più importante a disposizione del giardiniere. Ogni pianta è un individuo e può rispondere in modo leggermente diverso alle cure. Imparare a riconoscere i piccoli cambiamenti nell’aspetto delle foglie o nel ritmo di crescita ti permetterà di affinare il tuo programma di concimazione e di intervenire prontamente in caso di necessità, garantendo al tuo geranio inglese tutto ciò di cui ha bisogno per prosperare.

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