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La potatura e il taglio della cicerchia a foglia larga

Daria · 28.03.2025.

La potatura della cicerchia a foglia larga è un insieme di interventi mirati che, se eseguiti correttamente e al momento giusto, possono migliorare notevolmente la salute, l’aspetto e la fioritura di questa generosa pianta rampicante. A differenza della potatura strutturale necessaria per alberi e arbusti, gli interventi sulla cicerchia sono più leggeri e si concentrano principalmente sulla gestione della sua crescita vigorosa e sulla stimolazione di una produzione continua di fiori. Padroneggiare queste semplici tecniche ti permetterà di mantenere la pianta ordinata, di prolungare la sua stagione di interesse ornamentale e di garantirne il vigore anno dopo anno. Non si tratta di operazioni complesse, ma di piccole attenzioni che fanno una grande differenza.

Gli obiettivi principali della potatura di questa perenne sono molteplici e variano a seconda del momento in cui vengono eseguiti. All’inizio della stagione, la cimatura dei giovani germogli aiuta a creare una pianta più densa e ramificata fin dalla base. Durante l’estate, la rimozione costante dei fiori appassiti, o “deadheading”, è la pratica più importante per incoraggiare la pianta a produrre nuovi boccioli invece di concentrare le energie nella produzione di semi. Infine, il taglio di fine stagione prepara la pianta per il riposo invernale e la pulizia primaverile.

È importante utilizzare sempre attrezzi da potatura puliti e ben affilati, come cesoie o forbici da giardinaggio. Lame affilate praticano tagli netti che guariscono più rapidamente, riducendo il rischio di infezioni da parte di agenti patogeni. Disinfettare le lame con alcool o un’altra soluzione apposita prima dell’uso, specialmente se si passa da una pianta all’altra, è una buona abitudine per prevenire la diffusione di malattie all’interno del giardino.

Comprendere il “perché” dietro ogni tipo di taglio ti aiuterà a intervenire con maggiore sicurezza e precisione. La potatura non è un’azione violenta, ma un dialogo con la pianta, un modo per guidare la sua energia verso gli obiettivi che desideri: più fiori, una forma più armoniosa e una salute migliore. Con pochi gesti mirati, puoi diventare l’artefice di una fioritura ancora più spettacolare e duratura.

La cimatura per una crescita più folta

La cimatura, o “pinching” in inglese, è una tecnica di potatura molto semplice ma estremamente efficace, da eseguire all’inizio della stagione di crescita, quando le giovani piantine sono ancora piccole. Consiste nel rimuovere la punta apicale di ogni stelo principale. Questa operazione elimina il germoglio terminale, che produce ormoni (auxine) che inibiscono la crescita delle gemme laterali sottostanti. Rimuovendo la dominanza apicale, si stimolano queste gemme “dormienti” a svilupparsi, dando origine a due o più nuovi rami laterali.

Il momento ideale per effettuare la cimatura è quando i giovani germogli, emersi dal terreno in primavera, hanno raggiunto un’altezza di circa 15-20 centimetri e hanno sviluppato alcune paia di foglie. Puoi eseguire l’operazione semplicemente con le dita, pizzicando e asportando la punta tenera dello stelo, oppure utilizzando delle forbicine affilate per un taglio più pulito. Rimuovi la porzione terminale dello stelo appena sopra un nodo fogliare (il punto in cui le foglie si attaccano allo stelo).

Il risultato di questa semplice operazione è una pianta molto più folta, densa e ramificata fin dalla base. Invece di avere pochi steli lunghi e spogli nella parte inferiore, otterrai una pianta che copre meglio il suo supporto fin dal basso, con un aspetto più pieno e lussureggiante. Questo non solo migliora l’estetica generale, ma aumenta anche il potenziale di fioritura, poiché un maggior numero di rami significa un maggior numero di siti dove potranno svilupparsi i fiori.

Sebbene la cimatura ritardi leggermente l’inizio della fioritura di una o due settimane, poiché la pianta deve prima sviluppare i nuovi rami laterali, il risultato finale è una produzione di fiori complessivamente maggiore e distribuita su un periodo più lungo. Questo piccolo “sacrificio” iniziale è ampiamente ripagato da una performance superiore durante il resto della stagione. È una tecnica particolarmente raccomandata per le giovani piante al loro primo o secondo anno di vita.

La rimozione dei fiori appassiti (deadheading)

La rimozione costante dei fiori appassiti, conosciuta come “deadheading”, è senza dubbio l’intervento di potatura più importante da eseguire durante tutta la stagione estiva per massimizzare e prolungare la fioritura della cicerchia a foglia larga. L’obiettivo biologico di una pianta è quello di riprodursi, e dopo la fioritura, essa investe una quantità enorme di energia nella produzione di semi, contenuti all’interno dei baccelli. Rimuovendo i fiori una volta che hanno terminato il loro ciclo, si interrompe questo processo e si “inganna” la pianta, spingendola a produrre continuamente nuovi fiori nel tentativo di portare a termine la sua missione riproduttiva.

Questa operazione va eseguita regolarmente, idealmente ogni due o tre giorni, durante tutto il periodo di fioritura. Ispeziona la pianta e individua i fiori che hanno perso la loro brillantezza e iniziano ad appassire. È importante non limitarsi a rimuovere i singoli petali, ma tagliare l’intero stelo fiorale alla base, nel punto in cui si unisce al fusto principale o a un nodo fogliare. Questo non solo è esteticamente più gradevole, ma assicura la rimozione completa della struttura che si trasformerebbe in un baccello.

Per eseguire il deadheading puoi usare le dita, se gli steli sono teneri, oppure delle piccole forbici affilate per un lavoro più preciso e veloce, specialmente su una pianta di grandi dimensioni. Cerca di essere meticoloso, poiché anche pochi baccelli lasciati sulla pianta possono segnalarle di rallentare la produzione di nuovi boccioli. La costanza in questa pratica è la chiave del suo successo e può fare la differenza tra una fioritura che dura poche settimane e una che si protrae per mesi.

Verso la fine della stagione, a partire dall’inizio dell’autunno, puoi interrompere il deadheading. Permettere alla pianta di sviluppare alcuni baccelli in questa fase finale del suo ciclo è un segnale naturale che la aiuta a prepararsi per la dormienza invernale. Inoltre, se desideri raccogliere i semi per la propagazione, questo è il momento di lasciare che alcuni baccelli maturino completamente sulla pianta fino a quando non diventano secchi e marroni.

Potatura di contenimento e sfoltimento

La cicerchia a foglia larga è una pianta rampicante molto vigorosa e, in condizioni ottimali, può crescere rapidamente fino a coprire ampie superfici. A volte, questa crescita esuberante può diventare disordinata o la pianta può espandersi oltre lo spazio che le era stato assegnato. In questi casi, una potatura di contenimento durante la stagione vegetativa può essere necessaria per mantenerla entro i limiti desiderati e per migliorarne l’aspetto.

Questo tipo di potatura può essere eseguito in qualsiasi momento durante la primavera o l’estate, quando noti che la pianta sta diventando troppo invadente. Non esitare a tagliare gli steli che si allontanano troppo dal supporto, che invadono altre piante vicine o che semplicemente contribuiscono a un aspetto caotico. Effettua i tagli appena sopra un nodo fogliare o un punto di ramificazione, per incoraggiare una nuova crescita più controllata. Questo intervento non danneggerà la pianta, che risponderà rapidamente producendo nuovi germogli.

Oltre a controllare le dimensioni, la potatura estiva può servire a sfoltire un fogliame eccessivamente denso. Se la vegetazione al centro della pianta diventa così fitta da impedire una buona circolazione dell’aria, aumenta il rischio di malattie fungine come l’oidio. In questo caso, puoi rimuovere selettivamente alcuni degli steli più vecchi o più deboli, tagliandoli alla base. Questo “apre” la pianta, permettendo a luce e aria di penetrare più in profondità, a beneficio della salute generale.

Una potatura di ringiovanimento più drastica può essere presa in considerazione per una pianta vecchia e trascurata, che magari produce una fioritura scarsa e ha una base legnosa e spoglia. In questo caso, all’inizio della primavera, puoi tagliare tutti i fusti a circa 15-20 centimetri da terra. Questo intervento radicale stimolerà l’emissione di nuovi getti vigorosi dalla base, rinnovando completamente la pianta. La fioritura potrebbe essere leggermente ritardata, ma la pianta ne uscirà rinvigorita.

Il taglio di fine stagione

Come già discusso nel capitolo sullo svernamento, il taglio di fine stagione è l’ultimo intervento di potatura dell’anno e prepara la pianta per il riposo invernale. Questa operazione consiste nel tagliare drasticamente tutta la parte aerea della pianta, che con i primi geli morirà comunque. La decisione principale da prendere è se effettuare questo taglio in tardo autunno, dopo che il gelo ha seccato la vegetazione, o rimandarlo all’inizio della primavera, poco prima della ripresa vegetativa.

Eseguire il taglio in autunno ha il vantaggio di lasciare il giardino pulito e ordinato durante i mesi invernali. Rimuovere la vegetazione secca elimina anche potenziali nascondigli per parassiti o fonti di inoculo per malattie fungine che potrebbero svernare sui detriti. Una volta che il fogliame è diventato marrone e secco, utilizza delle cesoie robuste per tagliare tutti gli steli a un’altezza di circa 5-10 centimetri dal livello del suolo.

Lasciare la vegetazione secca in piedi durante l’inverno, d’altra parte, offre alcuni benefici ecologici e protettivi. Gli steli secchi possono intrappolare la neve, fornendo un ulteriore strato di isolamento naturale per la corona della pianta. Possono anche offrire rifugio a insetti utili e aggiungere un elemento di interesse strutturale al paesaggio invernale. Se scegli questa opzione, il taglio dovrà essere effettuato all’inizio della primavera, facendo attenzione a non danneggiare i nuovi germogli che potrebbero già star spuntando dal terreno.

Indipendentemente dal momento scelto, il taglio di fine stagione è un’operazione essenziale. Rimuove la crescita vecchia e debole dell’anno precedente, facendo spazio per i nuovi e vigorosi getti primaverili. È un reset annuale che permette alla pianta di ripartire ogni anno con energia rinnovata dalla sua base perenne, assicurando che la sua performance rimanga ottimale stagione dopo stagione.

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